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Progetto Interconnessi 2021 (per pazienti)

 Progetto per pazienti

INTRODUZIONE

La popolazione in Italia e nel mondo sta vedendo un costante incremento del numero di anziani grazie al progresso della medicina e quindi all’aumento dell’aspettativa di vita (Nobili, 2011). Tra le varie conseguenze  di questa importante trasformazione sociodemografica si ha l’aumento dell’incidenza di malattie cronico-degenerative come le demenze, considerate la prima causa di disabilità in età senile (Marvadi, 2005).

Secondo i dati epidemiologici dell’OMS (Settembre 2020), attualmente in Italia il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre 1 milione (di cui circa 600.000 con demenza di Alzheimer) e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nella loro assistenza, con conseguenze anche sul piano economico e organizzativo.

I pazienti necessitano di un alto livello di cura, la quale è principalmente a carico delle famiglie del malato stesso (nel nostro paese si stima che circa l’80% di essi non sia istituzionalizzato e siano assistiti direttamente dai familiari). Le famiglie hanno un ruolo fondamentale nel trattamento della malattia e nel sostegno indispensabile del malato ma vivono sovente in una situazione di abbandono, il cui disagio è maggiorato dall’impegno fisico, psicologico ed economico necessari per l’assistenza.

L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha colto tutta la popolazione in maniera improvvisa e pervasiva, negando la possibilità di prepararci per fronteggiarla al meglio. Ha avuto un particolare impatto sulle persone con demenza e le loro famiglie, non garantendo una continuità del sostegno e delle attività.

Per la persona con demenza i cambiamenti di routine prestabilite e consolidate possono contribuire alla comparsa o al peggioramento di manifestazioni comportamentali (es. ansia, irritabilità, aggressività, “sindrome del tramonto”), all’accentuazione dei disturbi cognitivi, e di conseguenza, ad un maggiore carico/stress assistenziale per il caregiver. Al contrario, sviluppare e mantenere una routine quotidiana, basata su attività semplificate e sequenziali, può risultare calmante e rassicurante sia per la persona con demenza sia per coloro che lo circondano. Infatti, la prevedibilità di una routine può diminuire il senso di ansia, incertezza e precarietà. Ritrovare con regolarità le attività da svolgere nel corso della giornata restituisce un senso di sicurezza e tranquillità, oltre a fornire, nella persona con demenza, un possibile beneficio cognitivo.

Tenuto conto che

All'interno di questa cornice, l’associazione A.M.A di Ferrara, nei mesi di Giugno-Luglio 2020, ha organizzato corsi all'aperto di stimolazione cognitiva, linguistica e musicoterapia presso il Centro Sociale La Rivana di Ferrara, preparando anche le famiglie ad usare la piattaforma online Zoom.

Durante i mesi di novembre e dicembre 2020, è stato possibile sperimentare con un ciclo di 4 incontri in modalità online, le attività di stimolazione cognitiva, linguistica e musicoterapia che hanno riscosso un grande successo.

Tenuto conto inoltre che

Ancora oggi ci troviamo di nuovo in una situazione emergenziale che non ci permette di iniziare i corsi in presenza, si proseguirà con i corsi online.

Nello specifico, ci sarà un corso rivolto ai familiari che si occupano della persona con demenza ed un corso rivolto ai pazienti in cui si proporranno attività di stimolazione cognitiva, stimolazione linguistica e musicoterapia.

Le attività previste nel progetto hanno una duplice finalità: educare e supportare il caregiver e migliorare di conseguenza l’assistenza e la relazione con il malato, e aiutare il paziente a mantenere le funzioni cognitive residue, agire sul senso di isolamento e sul tono dell’umore che soprattutto in questo contesto di chiusura ha subito grosse deflessioni.

Obiettivi Per i pazienti:

  • Mantenere le abilità cognitive residue dell’anziano contrastando il deterioramento dovuto alla malattia;
  • Promuovere il più possibile l’autonomia;
  • Favorire il benessere psicologico, l’autostima e il senso di autoefficacia;
  • Ridurre, ove presente, la sintomatologia ansiosa e depressiva;
  • Favorire la socializzazione contrastando il rischio di isolamento purtroppo frequente in questi malati.

I pazienti saranno suddivisi in due gruppi (Laboratorio Benessere e Laboratorio Ricordi) per un totale di 10 o 12 incontri della durata di 1h e 30 minuti, svolto dalle professioniste incaricate, che svolgeranno esercizi di stimolazione cognitiva, linguistica, e musicoterapia.

I gruppi saranno così composti

Laboratorio Benessere: 8 pazienti

Laboratorio Ricordi: 9 pazienti

Lo svolgimento del Laboratorio Benessere - corso pazienti - è previsto nella giornata di mercoledì dalle 10 alle 11.30, a partire dal 24/02/2021.

Lo svolgimento del Laboratorio Ricordi - corso pazienti - è previsto nella giornata di venerdì dalle 10 alle 11.30, a partire dal 26/02/2021.

 

 

Ferrara 11 febbraio 2021

                                                                                       

                                                                                        Dott.ssa Marcella Liporace

                                                                                       

                                                                                        Dott.ssa Valeria Tinarelli

                                                                                       

                                                                                        Dott.ssa Giulia Murgia